l 26 luglio 2024, il Consiglio dei Ministri ha approvato il Disegno di Legge Concorrenza, apportando importanti modifiche normative al decreto legge 179 del 2012.
Vediamo in questo post le modifiche che interesseranno il mondo le start-up:
- Nuova definizione di Start-up
- Aumento del capitale sociale
- Privative industriali
- Durata dello status di Start-up innovativa
- Incentivi per il Venture Capital
- Investimenti da parte degli enti previdenziali
- Incentivi per attrarre investitori extra-UE
- Disciplina transitoria
Nuova definizione di Start-up
Per quanto riguarda i requisiti dimensionali, viene stabilito che le start-up devono rientrare nei parametri di micro, piccola o media impresa secondo la Raccomandazione UE n. 2003/361/CE. Ciò significa che si restringe la definizione di start-up, escludendo le aziende che hanno già raggiunto una dimensione significativa, per garantire che solo quelle effettivamente in fase iniziale possano accedere ai benefici previsti.
Aumento del capitale sociale
Una delle modifiche più rilevanti è l’innalzamento del capitale sociale minimo richiesto per le start-up, portato a 20.000 euro. Questo potrebbe sembrare un modo per selezionare aziende con maggiore solidità finanziaria, ma rischia di escludere molte start-up nella fase iniziale che spesso non dispongono di risorse sufficienti. Tuttavia, poiché il versamento obbligatorio del capitale è fissato al 25% al momento della costituzione, l’impatto potrebbe essere meno gravoso del previsto. La decisione riflette un approccio selettivo, puntando a concentrare le agevolazioni su un gruppo più ristretto e promettente di aziende.
Privative industriali
Un altro cambiamento riguarda le privative industriali. Il disegno di legge non richiede più che siano direttamente legate all’attività della start-up, ma che siano semplicemente utilizzate dall’impresa. Questo rende il requisito più rigido e potrebbe complicare l’accesso ai benefici per alcune start-up, che dovranno dimostrare l’effettivo impiego delle privative nel processo produttivo.
Durata dello status di Start-up innovativa
Questa modifica riguarda solo le start-up che operano in settori considerati strategici, ai sensi del Golden Power (D.L. n. 21 del 2012). Per queste aziende, il periodo durante il quale possono mantenere lo status di start-up innovativa si estende da 5 a 7 anni. L’obiettivo è dare più tempo per crescere e consolidarsi, prolungando l’accesso ai benefici.
Incentivi per il Venture Capital
Il DDL introduce nuove misure per incentivare gli investimenti nei fondi di venture capital. Speravamo di leggere qualcosa che spingesse holding come la nostra a raccogliere maggiori capitali, ma forse non abbiamo visto niente di significativo ma forse abbiamo inteso male.
Investimenti da parte degli enti previdenziali
Secondo il disegno di legge, gli enti di previdenza obbligatoria dovranno destinare almeno il 2% dei loro fondi agli investimenti in venture capital, oltre all’8% del patrimonio che già possono investire. Questa misura mira a favorire ulteriormente gli investimenti nel settore del venture capital, aumentando i fondi disponibili per le start-up italiane.
Incentivi per attrarre investitori extra-UE
Questo punto potrebbe essere uno dei più significativi. Il disegno di legge prevede infatti misure per facilitare l’ingresso di investitori non europei in Italia, con l’obiettivo di attrarre capitali esteri. Il provvedimento estende le agevolazioni sui visti anche agli investimenti diretti in fondi di venture capital, fissando l’investimento minimo a 500.000 euro, da mantenere per almeno due anni.
Disciplina transitoria
Infine, il disegno di legge stabilisce che per le start-up già iscritte alla sezione speciale non cambierà nulla. Questo garantirà continuità alle aziende già attive, permettendo un passaggio graduale alle nuove norme.
Il nostro Presidente Ronnie Laureana ha sviluppato questo argomento sul suo canale Youtube che vi invitiamo a guardare: